“Il Coaching è un metodo di sviluppo di una persona, di un gruppo o di un’organizzazione, che si svolge all’interno di una relazione facilitante, basato sull’individuazione e l’utilizzo delle potenzialità per il raggiungimento di obiettivi di cambiamento/miglioramento autodeterminati e realizzati attraverso un piano d’azione.”
“Il Coaching è un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il Coachee (e con l’eventuale committente). L’agire professionale del Coach facilita il Coachee nel migliorare le prestazioni professionali e personali mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse, capacità personali e competenze. Queste influenzano il potenziamento dei risultati e più in generale del benessere del Coachee.”
Esiste una “Formula del Coaching” originaria, ed è quella proposta a metà degli anni ’70 dall’istruttore di tennis – oggi considerato il padre del Coaching – Timothy Gallwey per la quale la Prestazione (individuale o di team) è ottenuta dall’interazione tra l’utilizzo del potenziale disponibile con l’azione limitante delle interferenze interne ed esterne:
da questa formula si evince che per tendere ad una prestazione eccellente occorre agire in due direzioni: sviluppare il potenziale e limitare le interferenze.
Nel 1995, con la nascita della prima associazione di Coach al mondo – la International Coach Federation (ICF) – il servizio professionale di Coaching viene standardizzato con la pubblicazione delle “11 Core Competencies” (11 competenze) del Coach secondo ICF.
Relazione facilitante: una relazione volta a stabilire un’alleanza, una collaborazione ed un patto di lavoro tra due soggetti: il Coach e il/i Coachee (Cliente).
Sviluppo del potenziale: l’individuazione, l’allenamento e l’utilizzo del potenziale della persona o del gruppo.
Gestione delle interferenze: la presa di coscienza, la gestione e la trasformazione delle interferenze (interne/esterne) della persona o del gruppo.
Lo sviluppo della consapevolezza e della responsabilità: un cammino di crescita nella conoscenza di sé e del proprio ambiente, nella capacità di scelta e nella responsabilità agita.
Obiettivi e piani d’azione: per la trasformazione di una richiesta di cambiamento o di miglioramento, in obiettivi concretamente perseguiti.
Monitoraggio: il monitoraggio dei risultati attraverso fasi di report e di restituzione di feedback.
Nella relazione di Coaching il Coach si relaziona alla “Persona in quanto tale” e non alla “persona portatrice di un Problema”: considerare il problema e dimenticare la Persona può essere un errore spesso fatale.
Ma cosa significa focalizzarsi sulla Persona?
Eccolo brevemente spiegato nelle quattro “A” della relazione di Coaching:
Diventare ciò che si è, coltivare i propri talenti di persona unica e irripetibile, significa vivere concretamente la propria vita, in una tensione verso il benessere e l’autorealizzazione. Il cammino di costruzione dell’Eudamonia personale non può che essere l’unica via percorribile in un percorso di Coaching Evolutivo®.
Ciò che la persona vive grazie al Coaching Evolutivo® è l’allineamento tra le proprie dimensioni dell’Essere, del Sapere e del Fare.